L’Ordinanza emanata nella notte, prolunga il periodo di sospensione dell’attività didattica al 3 aprile, e non è detto che tale data non sarà poi rivista.
D’altra parte il MIUR ha rassicurato tutte le componenti scolastiche sulla validità dell’anno in corso, purché alla didattica ordinaria sia sostituita una documentata didattica a distanza; come sapete tutti i docenti stanno lavorando in tal senso e, nel Collegio di domani, una verifica di quanto svolto porterà ad una uniformità delle piattaforme da utilizzare.
E’ però davvero indispensabile che tutti gli allievi sentano la responsabilità di questo diverso modo di agire; non importa se a Milano o altrove, tutti devono capire che l’impegno richiesto non può essere inferiore a quello solito: siamo a scuola, in una scuola virtuale.
Le nostre generazioni – quella dei ragazzi e nostra – hanno la fortuna di non aver conosciuto alcuna limitazione alla libertà individuale; ci siamo sempre mossi con l’idea che tutto fosse possibile e parte dello sgomento di questi giorni, oltre alla giusta preoccupazione per l’epidemia, deriva da questa nostra incapacità di confrontarci con il limite.
E’ una sensazione nuova, che nessuno poteva prevedere, di cui forse, a posteriori, capiremo il senso.
Ora però è davvero importante che continuiamo ad essere positivi; è una prova durissima, che mette a repentaglio molte sicurezze, ma gli allievi devono vederci capaci di uno sguardo sul prossimo futuro e non sulla desolazione del presente.
I docenti e la scuola sono al loro fianco: continuiamo a sentirci un gruppo!